Al giorno d'oggi, con l'enorme numero di librerie di suoni di pianoforte di elevata qualità a disposizione per l'uso all'interno di ogni software di produzione musicale, viene spontaneo chiedersi se sia veramente necessario registrare uno strumento acustico. Eppure ogni pianista sa bene come solo un vero pianoforte possa trasmettere al musicista, e di riflesso a chi ascolta, tutte le sensazioni che il "tocco" di uno strumento elettronico non può replicare.
Nel nostro studio potete trovare uno splendido piano verticale Yamaha U1H di produzione giapponese della fine degli anni '70, mantenuto da sempre in perfette condizioni e revisionato dalla casa madre qualche anno fa. Lo strumento proviene da un noto studio di registrazione di Vicenza, in cui è stato utilizzato per anni per la ripresa di tracce poi usate su numerosi dischi di generi diversi, ed è stato destinato solo ad attività di registrazione.
Prima di ogni sessione si procede al posizionamento del piano nell'ambiente, quindi all'attento controllo dell'accordatura e infine alla microfonazione più adatta per il genere di musica che si andrà a registrare. Solo così si riece a catturare sia l'anima del suono che l'essenza della performance, cose che un tracciato midi difficilmente sarà in grado di replicare anche se utilizzato con i migliori campioni sonori disponibili.